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Alcuni degli itinerari qui raccontati si svolgono in parte lungo sentieri di montagna dove sono presenti tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) e tratti esposti senza protezioni di sicurezza. Questi possono diventare un serio pericolo se non affrontati con la giusta attrezzatura, consapevolezza e forma fisica.
ITINERARIUM® non ha alcuna responsabilità rispetto ai percorsi qui riportati, alla loro percorribilità, praticabilità e sicurezza. Chi percorre questi itinerari lo fa a proprio rischio e pericolo.

Escursione da Foppiano all'Alpe Genuina

AGLI ALPEGGI DI LA CAPPELLA, CHEGGIO E CAMPLERO TRA VASCHE SCAVATE NELLA ROCCIA E L'ABETE MONUMENTALE

Val D'Ossola - Valle Antigorio

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Lunghezza:
9.7 Km

Nostro tempo:
4h30' a piedi

Ascesa totale:
580 mt

Quote min e max:
1190 mt - 1730 mt

Tipo di percorso:
anello

Fondo:
sentiero

Panorama prevalente:
montagne - alpeggi

Copertura telefonica:
parziale

Tracciato in inverno:
no

Tracciato in bici:
no

L’itinerario ha inizio da Foppiano, noto per i sassi usati dagli arrampicatori per fare “bouldering”. Il masso più caratteristico è sicuramente il Sass Fendù, chiamato così per via della sua particolare spaccatura. Il percorso si snoda in costa fino all’Alpe La Cappella dove si apre un panoramico scorcio sulla Valle Antigorio.

Proseguendo lungo il sentiero si raggiunge l’Alpe Cheggio dove si trova una “canva”, ovvero una cantina, realizzata grazie alla particolare posizione di un masso che, rotolando verso valle, si è fermato in modo da lasciare sotto di sé una cavità utilizzata per mantenere al fresco gli alimenti. Poco lontano dall’alpeggio si trovano la grande vasca, realizzata nel 1877, scavata in un enorme masso erratico, e l'Abete Monumentale, un abete rosso iscritto nell'Elenco degli alberi monumentali della Regione Piemonte. Da ottobre 2022 l'Abete, con i suoi 410 cm di circonferenza, è stato eliminato dall'Elenco in quanto è stato definito "morto in piedi".

L’itinerario porta poi all’Alpe Genuina: una radura sul crinale che divide la Valle Antigorio dalla Val Divedro. Qui si trovano i resti di un tipico insediamento rurale di montagna, con baite in pietra, i pozzi per la raccolta dell’acqua e i muri a secco a delimitare i poderi.