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Alcuni degli itinerari qui raccontati si svolgono in parte lungo sentieri di montagna dove sono presenti tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) e tratti esposti senza protezioni di sicurezza. Questi possono diventare un serio pericolo se non affrontati con la giusta attrezzatura, consapevolezza e forma fisica.
ITINERARIUM® non ha alcuna responsabilità rispetto ai percorsi qui riportati, alla loro percorribilità, praticabilità e sicurezza. Chi percorre questi itinerari lo fa a proprio rischio e pericolo.

Escursione dal Lago delle Fate alle marmitte dei giganti in Val Quarazza

FORNARELLI - CROCETTE CITTà MORTA - ALPE PRELOBIA DI SOTTO

Val D'Ossola - Valle Anzasca

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icona lunghezza Lunghezza:
9.5 Km
icona tempo Nostro tempo:
3h00' a piedi
icona dislivello totale Ascesa totale:
420 mt
icona dislivello Quote min e max:
1185 mt - 1515 mt
icona percorso andata e ritorno Tipo di percorso:
andata e ritorno
icona superficie Fondo:
sentiero
icona panorama Panorama prevalente:
fiume - boschi - montagne
icona copertura Copertura telefonica:
scarsa
icona inverno Tracciato in inverno:
no
icona bicicletta Tracciato in bici:
no

Per millenni il torrente subglaciale ha eroso e levigato la pietra fino a formare le marmitte glaciali, o marmitte dei giganti, oggi visibili lungo tutto il corso del torrente Quarazza. Uno spettacolo naturale che in ogni ansa rende visibile la forza dell'acqua. L’itinerario si sviluppa proprio lungo il torrente Quarazza al quale fa da sfondo l’anfiteatro naturale dell’omonima valle, posta lateralmente alla Valle Anzasca.

Il percorso ha inizio da Fornarelli, una frazione di Macugnaga, qui si trova la Miniera d’oro della Guia, la prima miniera museo delle Alpi aperta al pubblico.

Risalendo la valle si giunge all’abitato di Quarazza, dove è possibile vedere i pochi edifici che, per la loro posizione, non sono stati sommersi dalle acque del Lago delle Fate in seguito alla costruzione della diga nel 1952.

Proseguendo lungo il percorso si giunge a Crocette, detto anche “città morta”, un antico insediamento di minatori che lavoravano alle miniere d’oro di Quarazzola e Moriana, qui erano presenti case ed edifici utilizzati per la frantumazione e laveria del materiale aurifero, tanto che ad oggi l’area risulta così fortemente inquinata da cianuro, mercurio e arsenico che è vietato qualsiasi contatto col terreno.
L’itinerario raggiunge infine l’Alpe Prelobia di Sotto: un antico alpeggio ancora oggi utilizzato.

ATTENZIONE: Proseguendo dopo l‘Alpe Prelobia di Sotto non è possibile raggiungere l’Alpe La Piana e collegarsi alla rete di sentieri in quanto non è più presente il ponte che consente l’attraversamento del Torrente Quarazza (al momento in cui viene scritto il presente testo: Ottobre 2022).


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