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ATTENZIONE: il trekking non è una passeggiata! Se non sei in grado di superare un passaggio, torna indietro!
Alcuni degli itinerari qui raccontati si svolgono in parte lungo sentieri di montagna dove sono presenti tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) e tratti esposti senza protezioni di sicurezza. Questi possono diventare un serio pericolo se non affrontati con la giusta attrezzatura, consapevolezza e forma fisica.
ITINERARIUM® non ha alcuna responsabilità rispetto ai percorsi qui riportati, alla loro percorribilità, praticabilità e sicurezza. Chi percorre questi itinerari lo fa a proprio rischio e pericolo.

Sentiero G37 - Bianche guglie del Lebendun

RIALE - RIFUGIO SOMMA - RIFUGIO MARGAROLI - NEFELGIù

Val D'Ossola - Val Formazza

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icona lunghezza Lunghezza:
22.5 Km
icona tempo Nostro tempo:
10h00' a piedi
icona dislivello totale Ascesa totale:
1750 mt
icona dislivello Quote min e max:
1740 mt - 2930 mt
icona percorso anello Tipo di percorso:
anello
icona superficie Fondo:
sentiero - pietraia - nevai
icona panorama Panorama prevalente:
laghi - montagne - ghiacciai
icona copertura Copertura telefonica:
scarsa
icona inverno Tracciato in inverno:
no
icona bicicletta Tracciato in bici:
no

Inaugurato il 21 agosto 2021 dalle Sezioni CAI Somma Lombardo e CAI SEO Domodossola, il sentiero G37 permette il collegamento tra il Rifugio Somma Lombardo, al Lago del Sabbione, ed il Rifugio Margaroli, al Lago Vannino, attraversando un paesaggio unico e ricco di particolarità naturalistiche e geologiche.
Il percorso ha inizio da MorascoRiale e sale all’Alpe del Sabbione e al Rifugio CAI Somma Lombardo, che può diventare punto di appoggio per sviluppare l’itinerario in un trekking di due giorni.
L’itinerario prosegue seguendo il sentiero G37 che conduce al Rifugio Margaroli all’Alpe Vannino. Il primo tratto del sentiero è ben segnalato ed è possibile vedere la cava utilizzata per il reperimento degli inerti utili alla realizzazione della diga del Sabbione. Si raggiunge il Lago Gemelli di Ban e da qui l’itinerario prosegue su tratti di morene, ghiaioni e nevai senza traccia dove sono presenti ometti segnavia e segnaletica orizzontale (si consiglia l’uso della traccia gpx). L’itinerario raggiunge il Ghiacciaio Gemelli di Ban, sale alla cima del Pizzo del Costone e scende verso un ampio vallone sabbioso dal quale svettano le bianche guglie del Lebendun: si tratta di una formazione calcarea dallo spiccato colore bianco che contrasta nettamente con il colore scuro della roccia dell’ambiente circostante in un paesaggio che sembra quasi lunare.
Raggiunto il Passo del Vannino al cospetto del ghiacciaio dell’Arbola ha inizio la discesa verso il Lago Sruer e il Lago Vannino, un tempo denominato Lebenduner. L’itinerario ad anello prosegue verso il passo del Nefelgiù per tornare a Morasco e Riale lungo un tratto della GTA (Grande Traversata delle Alpi) e il Sentiero Italia.


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